Giugno 13, 2022

Pensioni all’estero, per chi vive in Ucraina nessun controllo

Sospesa la campagna di accertamento di esistenza in vita per i pensionati residenti in Ucraina a causa della guerra. Lo specifica l’Inps nel messaggio 2302 del primo giugno.

L’Istituto, si legge nel messaggio, come peraltro avvenuto durante l’emergenza da Covid-19, non sospenderà i pagamenti delle pensioni intestate ai residenti nel territorio ucraino che non abbiano completato il processo di accertamento dell’esistenza in vita, a partire dalla prossima rata di agosto 2022; non si ricorrerà, quindi, neanche alla localizzazione del pagamento aggiuntivo della rata di luglio 2022 allo sportello delle locali agenzie di Western Union.

L’Istituto nazionale di previdenza sociale, infatti, prevede una procedura di accertamento in vita per i pensionati residenti all’estero che ricevono la pensione attraverso Citibank NA, banca attualmente incaricata del servizio di pagamento delle pensioni erogate dall’Inps fuori dal nostro Paese.

Si tratta di una campagna che riguarda ogni anno i pensionati residenti nel Continente americano, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi, tra i quali è compresa anche l’Ucraina. La campagna è stata avviata dalla stessa Citibank NA, a partire dal mese di febbraio 2022, con l’invio ai pensionati, residenti nelle aree geografiche in questione, della modulistica necessaria all’attestazione di esistenza in vita. Le attestazioni, debitamente compilate, sottoscritte dal pensionato e avallate, in qualità di “testimone accettabile”, da un rappresentante di un ufficio consolare o da pubblici funzionari legittimati a tale adempimento, dovevano essere restituite alla banca stessa entro il 7 giugno 2022.

Per i casi in cui il processo di accertamento dell’esistenza in vita non è stato completato entro questo termine, Citibank NA effettuerà il pagamento in contanti della sola rata di luglio 2022 attraverso le agenzie di Western Union del Paese di residenza del pensionato. In caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 luglio 2022, il pagamento delle pensioni verrà sospeso a partire dalla rata di agosto 2022.

Dopo lo scoppio della guerra e considerate le condizioni dell’area bellica il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha deciso che per i residenti in Ucraina risulta difficile effettuare gli specifici adempimenti previsti per accertare l’esistenza in vita, viste anche le difficoltà che incontrano le nostre Rappresentanze diplomatiche o i pubblici funzionari abilitati ad assolvere alla loro funzione di “testimoni accettabili”. Inoltre, anche i Patronati hanno segnalato che la grave situazione in cui si trova l’Ucraina ha determinato evidenti difficoltà operative da parte dei loro uffici locali. Di qui la decisione della sospensione.