Luglio 12, 2021

Reddito di emergenza, domande entro il 31 luglio

In arrivo altri quattro mesi di sostegni al reddito, sino a 840 euro, per le famiglie in difficoltà a causa del Covid-19. Si tratta dell’assegno REm che è stato prorogato fino a settembre e per cui va fatta una domanda dopo aver verificato il possesso di una serie di requisiti. Vediamo quali nel merito.

Che cosè il Reddito di Emergenza (REm)

Il REm è una misura di sostegno al reddito in favore delle famiglie istituita dal Decreto-Legge 34/2020 in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Il recente Decreto-Legge Sostegni bis 73/2021 ha, nuovamente, prorogato questa misura per ulteriori quattro quote, per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2021.

Per ottenere il beneficio, a prescindere dalle quote eventualmente percepite in precedenza, è necessario inoltrare la relativa domanda all’INPS, anche attraverso i Patronati, entro e non oltre il termine del 31 luglio 2021.

Importi e quote

In favore dei nuclei familiari aventi diritto sono riconosciute quattro mensilità, ciascuna di importo compreso tra un minimo di 400,00 euro ed un massimo di 800,00 euro, in base alla composizione del nucleo familiare, elevabili a 840,00 euro in presenza di componenti disabili o non autosufficienti.

Destinatari

Il reddito di emergenza è riconosciuto, esclusivamente, in favore dei nuclei familiari in possesso dei requisiti personali, economici e di compatibilità previsti dal Decreto-Legge Sostegni 41/2021.

Requisiti dei nuclei familiari

Hanno diritto al REm i nuclei familiari in possesso, cumulativamente, al momento della domanda, dei seguenti requisiti:

  • Residenza in Italia, verificata con riferimento al componente che fa domanda.
  • Valore del reddito familiare, nel mese di aprile 2021, inferiore ad una soglia pari all’ammontare del REm spettante in relazione alla composizione del nucleo familiare. Per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione (in affitto), fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini ISEE.
  • valore del patrimonio mobiliare familiare, con riferimento all’anno 2020, inferiore a una soglia di € 10.000, accresciuta di € 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di € 20.000. Il massimale è aumentato di € 5.000 in caso di presenza nel nucleo familiare di un membro in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
  • valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore ad € 15.000.
Nuclei familiari esclusi

Il REm non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono, o hanno percepito, nell’anno 2021, una delle indennità Covid-19 (indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport).

Non ne hanno diritto i soggetti che si trovano in stato detentivo, per tutta la durata della pena, né coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica. Questi soggetti, se presenti nel nucleo familiare beneficiario, non vengono considerati ai fini del parametro di equivalenza per il calcolo del REm spettante.

Il reddito di emergenza non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che siano, al momento della domanda, in una delle seguenti condizioni:

  • Titolari di pensione diretta o indiretta, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità.
  • Percettori di reddito di cittadinanza o di misure aventi finalità analoghe al reddito di cittadinanza previste dalle province autonome di Trento e Bolzano.
  • Titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore al valore mensile del REm spettante in relazione alla composizione del nucleo familiare.
L’aiuto del Patronato Epasa-Itaco

Per stabilire se si ha diritto al REm e inoltrare domanda è consigliabile affidarsi a professionisti esperti come gli operatori del Patronato Epasa-Itaco. Collegandosi con il sito www.epasa-itaco.it è possibile trovare la sede a sé più vicina e prendere un appuntamento proprio per verificare il possesso dei requisiti familiari e poi preparare e spedire la domanda, in scadenza come ricordato, il prossimo 31 luglio.

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