I lavoratori pubblici possono richiedere trattamenti di inabilità diversi a seconda del grado di iinvalidità riconosciuto.
L’ordinamento nel pubblico impiego riconosce più trattamenti di inabilità, le cui differenze sostanziali attengono i requisiti di accesso, gli organismi preposti agli accertamenti sanitari e le modalità di calcolo.
La pensione ordinaria di inabilità si distingue in:
- Inabilità Assoluta e Permenente a Proficuo Lavoro
- Inabilità alla mansione
Pensione di Inabilità Assoluta e Permanente a Proficuo Lavoro
Che cos’è
La pensione ordinaria di inabilità assoluta e permante a proficuo lavoro, è un trattamento pensionistico dovuto in caso di impossibilità, da parte del lavoratore, allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa.
A chi è rivolto
La pensione ordinaria di invalidità è rivolta a tutti i dipendenti pubblici a cui sia stata accertata una incapacità derivante da infermità fisiche o mentali che impediscano una collocazione lavorativa continuativa.
Requisiti
La pensione di inabilità può essere richiesta dal dipendente pubblico con un’inabilità permanente e assoluta a svolgere qualsiasi proficuo lavoro, che non derivi da causa di servizio.
I requisiti sono i seguenti:
- riconoscimento della Commissione medica dell’ASL da cui risulti che il lavoratore pubblico è inabile assoluto e permanente a proficuo lavoro;
- anzianità contributiva di almeno 14 anni, 11 mesi e 16 giorni di servizio (sia per gli Statali che per i dipendenti di Enti Locali);
- cessazione del rapporto lavorativo per dispensa dal servizio per inabilità.
Pensione di inabilità alla mansione lavorativa
Che cos’è
E’ un trattamento pensionistico per i lavoratori pubblici riconosciuti inabili alle mansioni.
A chi è rivolto
Il trattamento pensionistico è rivolto a quei lavoratori riconosciuti inabili alle mansioni svolte che non sia possibile ricollocare in altra mansione.
Per prima cosa, l’amministrazione di appartenenza deve tentare di collocare il dipendente in un’altra mansione dello stesso livello, anche retributivo.
Se non esistono posizioni lavorative compatibili con lo stato di salute del lavoratore, anche di un livello inferiore alla mansione corrente, oppure se il lavoratore decide di non accettare le proposte offerte dall’azienda, viene dispensato dal servizio e può richiedere la pensione di inabilità.
Requisiti
- essere riconosciuti dalla commissione medica della ASL inabili alla mansione svolta;
- per i dipendenti statali: anzianità contributiva di almeno 14 anni, 11 mesi e 16 giorni di servizio utile, anche non continuativo;
- per i dipendenti enti locali: 19 anni, 11 mesi e 16 giorni di contribuzione;
- cessazione dal servizio.
Pensione di inabilità ordinaria (proficuo lavoro/mansioni)
Misura
La pensione di Inabilità ordinaria (proficuo lavoro/mansioni) sarà calcolata sulla base della effettiva anzianità contributiva maturata.
Compatibilità
La pensione di Inabilità Ordinaria (proficuo lavoro/mansioni) è compatibile con un’attività lavorativa dipendente o autonoma.
Come richiederla
La richiesta di pensione ordinaria di inabilità deve essere presentata all’ente presso il quale il lavoratore presta servizio, allegando la certificazione medica, l’ente provederà all’accertamento attraverso le commissioni mediche preposte.
Successivamente al riconoscimento e alla collocazione a riposo del lavoratore, si dovrà presentare domanda di pensione di inabilità all’INPS, esclusivamente in modalità telematica.
Termini di presentazione
Il trattamento decorrerà dalla data di cessazione dal servizio, se la domanda di pensione risulta presentata quando il lavoratore si trovava ancora in attività, diversamente decorrerà dalla data di presentazione della domanda, qualora sia stata inviata dopo la cessazione dal lavoro.