Sei un medico?
La vita professionale di un medico è troppo intensa per poter includere anche un’attenta pianificazione previdenziale pensionistica; l’analisi della posizione contributiva e la definizione di un obiettivo previdenziale, alla luce di tutte le opportunità di accesso al pensionamento che la normativa mette a disposizione, rappresentano invece una sfida non rimandabile, soprattutto per un medico.
Ogni prestazione pensionistica si caratterizza per l’applicazione di un particolare sistema di calcolo. Pertanto, l’opzione per un trattamento pensionistico anticipato piuttosto che l’attivazione di un istituto giuridico, come la totalizzazione o il cumulo, potrebbero influire in modo determinante sull’ammontare dell’assegno pensionistico.
Durante il proprio percorso lavorativo, in relazione alla specifica attività svolta, un medico potrà alimentare diverse gestioni previdenziali:
- il medico in formazione specialistica sarà obbligatoriamente iscritto alla Gestione Separata dell’INPS;
- a partire dall’iscrizione all’albo professionale, ogni medico verserà i contributi minimi obbligatori alla Quota A del Fondo Generale dell’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Medici e per gli Odontoiatri);
- se il medico o l’odontoiatra svolgerà la libera professione, contribuirà anche alla gestione di Quota B del Fondo Generale dell’ENPAM;
- un medico dipendente di una pubblica amministrazione o di una struttura privata avrà contribuzione in INPS Gestione Dipendenti Pubblici (ex INPDAP) o in INPS FPLD (Fondo Pensione dei Lavoratori Dipendenti);
- risulteranno alimentate le gestioni del Fondo della Medicina Convenzionata e Accreditata, in relazione all’attività eventualmente svolta come:
- medico di medicina generale (medico di base);
- pediatra di libera scelta;
- medico addetto alla continuità assistenziale (ex guardia medica);
- medico convenzionato addetto all’emergenza sanitaria territoriale (servizio del 118);
- specialista ambulatoriale;
- specialista esterno.
Poiché la contribuzione in Quota A del Fondo Generale ENPAM rappresenta un obbligo costante per i medici, a prescindere dall’attività professionale concretamente svolta, anche per periodi coincidenti, i versamenti previdenziali di un medico interesseranno almeno due gestioni.
Una simile frammentazione contributiva richiede un’analisi attenta. Ogni posizione previdenziale è un caso a sé stante, da valutare ed approfondire con adeguate competenze: non sempre si matura un autonomo diritto a pensione in ciascuna gestione.
Sei un medico e hai bisogno di consulenza previdenziale per la tua professione? Contattaci!
Gli operatori del patronato EPASA ITACO possiedono conoscenze e competenze per fornire assistenza e supporto rispetto alle posizioni previdenziali più complesse e articolate.